Ecco cosa è successo durante il down della galassia Facebook e quali sono state le perdite
Ieri è stata una giornata particolare per i social network di Zuckerberg ed i suoi utenti. Infatti, Facebook, Instagram, Messenger e WhatsApp hanno improvvisamente smesso di funzionare in tutto il mondo per diverse ore a partire dalle 17:00 (ore italiane)
Inizialmente si pensava che il problema potesse riguardare DNS, ma non era chiaro cosa fosse successo esattamente e se si trattasse di un attacco esterno o un errore catastrofico.
Facebook ha rivelato che il disservizio è stato causato dagli ingegneri della rete aziendale. Secondo quanto dichiarato, il team ha effettuato delle modifiche alle configurazioni dei router che coordinano il traffico di rete tra i data center della società, interrompendo la comunicazione.
Il problema ha richiesto molto tempo per essere risolto. Questo perchè anche gli strumenti che gli ingegneri solitamente utilizzano per risolvere il problema avevano smesso di funzionare. Inoltre, i dipendenti più giovani hanno dovuto ottenere l’accesso fisico ai data center e fare affidamento alle istruzioni degli ingegneri più esperti.
A Wall Street hanno chiuso in forte calo i titoli tech (-2,36%), a partire da Facebook e dagli altri social network. A pesare sull’andamento del titolo e sulla reputazione della piattaforma social, sono state anche le parole di Frances Haugen, ex manager che ha consegnato migliaia di pagine di documenti al Congresso e al Wall Street Journal. Egli, ha accusato Facebook di pensare prima ai profitti invece che alla sicurezza delle persone.
A causa di questi due eventi, il titolo di Facebook è sceso fino a 322,70 dollari chiudendo con in calo del 4,89% a 326,72 dollari. Una perdita stimata in 6 miliardi di dollari. A livello mondiale la perdita economica ammonta ad oltre 160 milioni di dollari per ogni ora di interruzione.
Se si trattasse solo di persone che non sono in grado di pubblicare video per alcune ore non sarebbe stata una situazione grave. Tuttavia WhatsApp, è una parte fondamentale dell’infrastruttura di comunicazione in molti paesi. Per esempio è utilizzata abitualmente per la comunicazione tra pazienti e medici o anche per effettuare pagamenti.
L’interruzione prolungata ha attirato l’attenzione su quanto il mondo intero sia vulnerabile a fallimenti di questa natura. Ad esempio, milioni di persone si affidano ai server DNS di Google per raggiungere tutti i server del pianeta. Se fosse successa la stessa cosa al motore di ricerca avrebbe interrotto il funzionamento di miliardi di siti e non solo.
Oltre a ciò, il malfunzionamento di Facebook si è trasformato in un guadagno per altri social media. La rete di Twitter è rimasta online e Signal ha registrato milioni di nuovi utenti nel corso della giornata. Infine, Telegram è salita di 55 posizioni in cima alla classifica di download di iPhone, negli Stati Uniti.