Apple è stata citata in giudizio per essersi rifiutata di aiutare coloro che sono caduti vittima di truffa legata alle carte regalo iTunes. Secondo l’accusa, Apple mente quando dichiara di non poter rintracciare o rimborsare il valore delle carte.
Il web è un posto fantastico ma pieno di truffe. Molte di queste coinvolgono carte regalo prepagate come carte regalo iTunes. In poche parole il truffatore richiede come pagamento la carta regalo iTunes.
State attenti sul web, tantissimi sono i truffatori che ogni giorno riescono ad andare avanti sfruttando gli utenti. Tutti hanno in comune l’urgente necessità di avere subito il denaro. La truffa scoperta consisteva nel pagare oggetti tramite le carte regalo iTunes. Una volta acquistata la carta, il venditore richiedeva il PIN sul retro della carta. Una volta sfruttato lui il codice, il truffatore non si faceva più vivo.
Le truffe con carta regalo iTunes di solito funzionano in maniera differente. In generale vengono utilizzate per acquistare app a pagamento di proprietà dei truffatori, quindi ricevono il 70% dei soldi quando vengono pagate da Apple.
Arriva un nuovo caso per Apple, la causa dichiara che l’azienda di Cupertino mente. Infatti, Apple detiene il 100% dei fondi per un periodo di 4-6 settimane, tra le app acquistate e Apple che paga lo sviluppatore. Durante questo periodo, la società è in grado di rimborsare il 100% del valore della carta. Ecco cosa dice Patetnly Apple in merito:
“La stragrande maggioranza delle vittime non denuncia la truffa alla Federal Trade Commission (“FTC”). Tuttavia, anche le truffe limitate di carte regalo iTunes segnalate all’FTC nel periodo 2015-2019 superano i 93,5 milioni di dollari, con un aumento significativo degli importi in dollari ogni anno. Questi importi in dollari segnalati pubblicamente includono le perdite solo del sottogruppo di vittime che compilano un modulo FTC online dettagliato che richiede le loro informazioni personali. Di conseguenza, questa cifra di 93,5 milioni di dollari sembra essere solo la punta dell’iceberg.”