Da poco Tim Cook, famoso CEO di Apple, si è recato in Irlanda per una conferenza. Nel discorso di Tim si sottolineano due aspetti importanti per il futuro di Apple: AR ed assistenza sanitaria.

La conferenza è stata organizzata da IDA Ireland, l’agenzia responsabile degli investimenti esteri in Irlanda. L’agenzia statale è stata di vitale importanza per Apple.

Nel corso degli anni Apple ha guadagnato moltissimi punti in questo territorio grazie ad IDA. In Irlanda, nel corso degli ultimi 40 anni, Apple è cresciuta moltissimo grazie a questo rapporto. Oggi l’azienda di Cupertino conta ben oltre 6.000 dipendenti a Cork.

Il primo argomento del discorso di Tim Cook è riguardante l’AR (realtà aumentata), definendola come la grande novità del futuro. Queste parole potrebbero preannunciare che nel 2020 potrebbe arrivare un dispositivo AR targato Apple. Ecco cosa ha dichiarato Tim Cook riguardo l’AR:

“Sono entusiasta dell’AR. Il mio punto di vista è che sarà la prossima grande novità e pervaderà tutta la nostra vita. Ieri, ho visitato una società di sviluppo chiamata War Ducks a Dublino – 15 persone, che lavorano e usano l’AR per i giochi. Potete immaginare, per i giochi è incredibile ma anche per la nostra discussione qui. Tu e io potremmo parlare di un articolo e, usando la tecnologia AR, avremmo la possibilità di tirarlo su, ed entrambi potremmo guardare la stessa cosa allo stesso tempo.”

Il secondo argomento del discorso è stato quello sull’assistenza sanitaria. Dall’introduzione di Apple Watch series 4, Apple vuole cambiare il modo di aiutare le persone. Sempre più dispositivi smart per tracciare 24 ore su 24 tutti i nostri parametri vitali.

Secondo Tim, adottando tanta tecnologia all’interno degli ospedali si potrebbe ridurre drasticamente il costo dell’assistenza sanitaria. La parola chiave secondo Tim è il tempo, quando si trattano questi argomenti il tempo è la variabile che può salvare la vita di una persona.

“La maggior parte del denaro nell’assistenza sanitaria va ai casi che non sono stati identificati in modo tempestivo. Ci vorrà del tempo, ma le cose che stiamo facendo ora – di cui non parlerò oggi – mi danno motivo di speranza”.