Quando guarderemo gli stati whatsapp dei nostri contatti ci capiterà d’ora in poi di imbatterci in inserzioni pubblicitarie: incerte le tempistiche del rollout.
Uno dei motti che caratterizzava Whatsapp, prima della vendita a Facebook, era quello del perché non vendiamo pubblicità’. Sotto citando un estratto:
Nessuno si sveglia col desiderio di vedere altra pubblicità, nessuno va a dormire pensando alle pubblicità che vedrà l’indomani … Nessuno si alza da un riposino e corre a vedere una pubblicità.
Come letto dal titolo questa promessa non sarà più mantenuta dato che il panorama che spetta a Whatsapp è ben differente. Il social includerà nelle storie dei piccoli intervalli pubblicitari, ipotesi precedentemente formulata in passato e che trova conferma in via ufficiale.
Non è chiaro quando l’implementazione sarà presente definitivamente su Whatsapp. Si stima che già entro i prossimi mesi o massimo inizio 2019 le introdurranno nella versione beta successiva.
Includere questo tipo di pubblicità su un social utilizzato mediamente ogni giorno da più di 450 milioni di utenti attivi è un modo certamente efficace per monetizzarci sopra.
Ricordiamo riprendendo la citazione presente ad inizio articolo, che questo motto era stato pensato prima che Whatsapp venisse comprato dal colosso Facebook. Quando aveva un costo annuale di 0,89 centesimi proprio per evitare di dover incappare in un qualunque advertising.