Samsung chiude quasi definitivamente il capitolo Note 7, un telefono che molti stavano aspettando e che portava novità molto utili che avrebbe lo avrebbero reso il miglior Phablet sul mercato con Sistema Operativo Android.
La fretta di superare Apple nelle vendite non ha pagato Samsung che stava lavorando su questo Note 7 da molto tempo e aveva fatto saltare la 6 versione dei Note, a fronte dell’S6edge+, per poter dare all’utenza un prodotto completo e con nuove funzionalità quest’anno.
I danni hanno coinvolto ogni aspetto della società che nonostante abbia riconosciuto i propri errori non l’ha fatto con i giusti tempi e con le soluzioni adeguate. Ciò a portato Samsung ad un calo in borsa dell’8% dopo l’annuncio del ritiro dei Note 7 dal mercato.
Tutto è nato da una disorganizzazione aziendale e una non curanza degli utenti al quanto vergognosa, perché piuttosto che ammettere di necessitare di più tempo per risolvere il problema hanno deciso di seguire la data andando in contro alla sorte e affidandosi solo alla speranza che non sarebbe più successo, cosa che un’azienda di questo calibro non dovrebbe fare.
Con il ritiro dal mercato e la richiesta di Samsung di Non vendere il calo in borsa è stato inevitabile. La beffa più grande che Samsung ora dovrà sopportare è che la società che voleva mettere in difficoltà con il suo nuovo prodotto ne h tatto vantaggio guadagnando quasi il 2% in un unica sessione di mercato.
Dispiace vedere un prodotto Top di gamma, che avrebbe dovuto portare delle vere innovazioni, rovinato dall’ingordigia della vendita a discapito di un ulteriore controllo. Sembra assurdo, ma è quello che abbiamo visto. Quando una società non crede in se stessa e nei suoi prodotti e guarda solo alla concorrenza e alle scelte degli altri questi sono i risultati. Se Samsung avesse creduto davvero nel Note 7 e il suo potenziale i numeri sarebbero comunque arrivati.
