Gli spot degli smartphone Pixel di Google stanno ottenendo un enorme successo su YouTube, grazie alla loro irresistibile ironia nei confronti del loro eterno rivale. In soli tre giorni, queste cinque puntate hanno raggiunto oltre 25 milioni di visualizzazioni e hanno suscitato quasi 4500 commenti. Sono diventati uno dei fenomeni più discussi dell’estate sui social network.
Il titolo della serie, “Best Phones Forever” (I migliori telefoni per sempre), è un gioco di parole che richiama l’acronimo inglese BFF (Best Friends Forever, ovvero migliori amici per sempre). Questa scelta sottolinea che il Pixel e l’iPhone, nonostante siano rivali, sono anche considerati i migliori amici secondo Google.
Le clip
Nelle clip degli spot, l’iPhone compare accanto ai vari modelli di Pixel, anche se il marchio Apple non viene mai mostrato esplicitamente. È evidente, però, la somiglianza tra il dispositivo misterioso e l’iPhone, specialmente nella disposizione delle fotocamere posteriori. I video, disponibili sul canale YouTube “Made by Google”, si concentrano sulle presunte debolezze dell’iPhone, che sembra soffrire di una crisi di mezza età, avere una batteria che dura poco e desiderare di utilizzare il flash per illuminare le stelle.
Gli episodi, della durata di poco più di un minuto, sono realizzati con intelligenza e un tocco garbato di umorismo. Tra i video più apprezzati ci sono “Opening Up”, in cui l’iPhone reagisce con un mancamento quando si trova di fronte al Pixel Fold, e “Sketchy Wi-Fi”, in cui l’iPhone è preoccupato per la presenza di hacker. Un altro episodio molto divertente è “Plateau”, in cui l’iPhone sviene a metà frase a causa della batteria scarica. Ogni spot è un piccolo capolavoro di comicità.
Non comporta nessun rischio per Google?
È importante considerare che questi spot devono essere visti come un intrattenimento leggero e non bisogna prendere sul serio le presunte differenze tra Pixel e iPhone. Non è necessario fare un fact-checking approfondito per valutare se il Pixel scatti effettivamente foto migliori o abbia una maggiore autonomia. Questi spot sono realizzati da Google, quindi è comprensibile che siano progettati per favorire l’azienda di Mountain View.
È simile a quando Apple confronta i Mac con altri computer durante le varie presentazioni alla WWDC, mostrando grafici di prestazioni senza specificare a quali prodotti della concorrenza si riferiscono. Anche Apple cerca di favorire se stessa in modo simile.
Alcune persone si chiedono se sia permesso realizzare questo tipo di pubblicità comparativa. La risposta è sì, è possibile. Ci possono essere regolamentazioni diverse nei vari Paesi, ma il buon senso suggerisce che sia un’opzione valida (altrimenti Google non le avrebbe realizzate) e ci sono numerosi precedenti.
Ad esempio, Samsung ha preso in giro i possessori di iPhone mostrandoli costantemente alla ricerca di una presa di corrente per ricaricare il telefono. In Italia, si sono visti spot televisivi che invitavano a passare da una marca di detersivo a un’altra. La competizione fa parte del gioco, ed è interessante notare che ora si gioca principalmente su YouTube.