Mentre diversi produttori hanno già lanciato i primi Chromebook con display a 120Hz, ChromeOS sembra non essere ancora compatibile.

Negli ultimi mesi, alcuni produttori hanno presentato i primi Chromebook studiati per supportare il gaming, includendo display con una frequenza di aggiornamento di 120Hz. Tra questi troviamo il Lenovo IdeaPad 5i Gaming e l’Acer Chromebook 516 GE, entrambi con a bordo ChromeOS.

In tutto e per tutto, questi dispositivi sono stati progettati pensando al gioco, aspetto sottolineato abbondantemente da tastiere colorate e sgargianti. Più specificatamente, Acer e Lenovo hanno entrambi progettato i loro Chromebook per essere il perfetto strumento di cloud gaming.

ChromeOS limita le applicazione a 60fps

I colleghi di 9to5Google hanno avuto modo di mettere mano sul modello realizzato da Acer, suggerendo come siano riusciti perfettamente nel loro intento. Nello specifico, sarebbero riusciti a far girare egregiamente un titolo tripla A ed impegnativo come Cyberpunk 2077, con impostazioni Ultra a 120fps.

Oltre a ciò, gran parte dell’esperienza ChromeOS di base funziona abbastanza bene a 120Hz. Operazioni semplici come avviare applicazione o gestire le Impostazioni sono all’ordine del giorno, inoltre il mondo delle web app sembra ancora più premium.

Ma ad oggi, ChromeOS è molto più di un semplice sistema operativo per applicazioni web. Tra il pieno supporto per app Android, giochi Steam e una macchina virtuale Linux, i Chromebook rappresentano una valida alternativa ai PC Windows. Tuttavia, una volta distaccati dalle web app, ChromeOS è limitato a 60 fps.

Tutto questo deriva probabilmente dal fatto che le altre applicazioni, Android, Steam, ecc, sono tutte eseguite attraverso macchine virtuali. Si spera che una volta che gli sviluppatori abbiano trovato una soluzione, tutte le app saranno ugualmente in grado di supportare i 120Hz.

Si tratta di un modello comune per ChromeOS. Quando Google ha rilasciato il Pixel Slate nel 2018, il sistema web dell’azienda era appena arrivato su tablet, con configurazioni sufficienti per poter supportare un dispositivo limitato. Nei mesi successivi, l’esperienza del Pixel Slate stava migliorando, ma non in tempo per consentire al progetto di salvarsi.

Con un po’ di fortuna, non dovrebbe passare molto tempo prima che il colosso di Mountain View introduca il supporto per frequenze di aggiornamento più elevate per rendere le macchine marchiate con il logo di Chrome di farsi strada nel cloud gaming.

VIA9to5google
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Laureato in CTF e farmacista di professione, sono appassionato di tecnologia e gaming. Ho iniziato a lavorare con internet nel 2012 quando ho acquistato il mio primo MacBook, ma la mia passione per le cose da "nerd" nasce quando ero bambino. Mi piace condividere le mie idee e opinioni riguardo ciò che mi appassiona, ma soprattutto restare informato e informare sulle ultime novità in campo tecnologico.