Dopo l’annuncio della nuova Apple TV 4K della giornata di ieri, l’affidabile analista Ming-Chi Kuo ha suggerito che il prossimo modello costerà meno.
Attraverso un post su Twitter, l’affidabile analista Apple Ming-Chi Kuo ha suggerito che la compagnia californiana potrebbe abbassare ulteriormente il prezzo dei prossimi modelli di Apple TV. Questa mossa scaturirebbe dalla volontà dell’azienda di catturare una quota di mercato più ampia.
Nella giornata di ieri, Apple ha annunciato la sua nuova Apple TV 4K, un modello che ha ricevuto una serie di aggiornamenti prevedibili, tra cui troviamo una maggiore capacità di archiviazione e il chip A15 Bionic più potente.
Apple TV costerà meno in futuro per attirare più utenti
Ma oltre agli aggiornamenti, il dispositivo della compagnia ha subito anche un tagli netto nel costo di circa 20 euro, passando da 189 euro per il modello base da 64 GB a 169 euro. L’unica differenza rispetto alla precedente generazione è la mancanza di un Thread e una porta Ethernet.
L’analista Kuo aveva suggerito che la compagnia di Cupertino avrebbe ridotto il prezzo della sua Apple TV e così è stato. L’abbassamento del costo sarebbe necessario per spingere gli utenti verso i servizi dell’azienda come Apple Arcade e Music.
Ma secondo Kuo non si tratta di un caso isolato quello di voler ridurre il costo della propria periferica. Infatti, secondo la sua ultima analisi, la società americana potrebbe abbassare ulteriormente il prezzo con la prossima generazione.
Seguendo il suo ragionamento, il calo dei prezzi di Apple TV potrebbe aiutare ad incrementare il numero di unità vendute, ma non sarà sufficiente. Kuo, infatti, crede che in un futuro prossimo, l’azienda dovrebbe puntare a vendere il suo dispositivo ad un costo inferiore ai 100 dollari.
Non è chiaro come il suggerimento di Kuo possa risultare efficace nel suo intento, considerando che quando l’Apple TV 3 veniva venduta a circa 99 euro non è stata in grado di aumentare sensibilmente la quota di mercato. Inoltre, la periferica di Apple è solitamente venduta ai possessori di iPhone, iPad o Mac, quindi la sua analisi rimane poco concreta.