Le parole arrivano direttamente da un addetto ai lavori che sa benissimo quello di cui sta parlando. Stiamo facendo riferimento a Vitalik Buterin, ovvero il co-fondatore della seconda criptovaluta più diffusa al mondo, ovvero Ethereum.
Buterin, infatti, ha parlato di una serie di argomenti molto interessanti, anche se in realtà sono discussioni molto diffuse, in cui non mancano le opinioni contrastanti e su cui pure lo stesso co-fondatore ha cambiato più di una volta idea.
Ethereum e la somiglianza con Bitcoin
Buterin, nel corso di una recente intervista, ha voluto mettere in evidenza il suo desiderio di vedere un Ethereum molto più somigliante a Bitcoin, ma si è focalizzato nello specifico sulla stabilità a lungo termine. Ad ogni modo, ha messo in evidenza come tutti questi obiettivi non sono così semplici né immediati da raggiungere.
Per poter arrivare ad ammirare un Ethereum più vicina a Bitcoin, ecco che però servirà necessariamente un processo di cambiamento a lungo termine. In tanti, però, hanno voluto rispondere a queste dichiarazioni sul web. Ad esempio, sul social network di Twitter, un ben noto analista che si occupa di Ethereum, conosciuto come “Polynya”, ha ammesso che per poter arrivare a tagliare il traguardo della stabilità a lungo termine, è fondamentale mettere in atto dei cambiamenti a breve termine.
Non solo, dal momento che Polynya ha rincarato ulteriormente la dose, sottolineando come, anche guardando a Bitcoin, è molto importante realizzare prima di tutto un sistema che sia stabile e robusto. Circa sette anni or sono, Buterin è stato protagonista nella creazione di quella che ora è diventata la seconda criptovaluta più famosa in tutto il mondo, immaginandola come un sistema per usare la tecnologia blockchain in varie situazioni. È questa la sostanziale differenza rispetto a Bitcoin che, dal canto suo, doveva sfruttare la tecnologia Blockchain esclusivamente come una soluzione p2p del denaro digitale.
Buterin elogia la praticità e semplicità di Bitcoin
Il co-fondatore di Ethereum ha messo in evidenza anche un altro aspetto particolarmente interessante. Ovvero, che la grande e variegata gamma di funzionalità di questa valuta digitale rappresenta un pericoloso punto debole, ovvero che è molto più vulnerabile rispetto ai rischi. Ed è proprio in merito a questo aspetto che Buterin ha lanciato il sasso, dimostrando di apprezzare la struttura e l’ecosistema di Bitcoin, sottolineando come sia molto più sicuro.
Buterin ha pubblicato anche un tweet dove ha volutamente messo in evidenza come i suoi apprezzamenti, contrari rispetto a idee manifestate in precedenza, in realtà tocchino anche delle situazioni politiche.
Il desiderio espresso dal co-fondatore di Ethereum è quello di poter vedere un numero sempre maggiore di nazioni pronte a mettere in atto una serie di esperimenti politici decisamente in controtendenza con il passato, ma d’altro canto deve fare i conti con la consapevolezza che i governi in cui ci sono più chance che tali novità radicali prendano piede, sono anche quelli che potrebbero essere centralizzati molto più facilmente.
Con ogni probabilità, si tratta anche di un riferimento, non così indiretto, nei confronti della particolare situazione politica di El Salvador, dove svariate persone hanno lanciato l’allarme per la scelta del presidente Bukele di imporre il Bitcoin come legale. In realtà, però, il recente trend negativo che ha colpito la criptovaluta più famosa in tutto il mondo, sta facendo crescere sempre di più un rischio di default proprio in El Salvador, gettando nell’incertezza ogni progetto legato a Bitcoin.
Buterin ha ammesso di non nutrire alcun tipo di interesse nei confronti di una serie di applicazioni finanziarie blockchain lanciate di recente, che hanno raggiunto una tale fama da poter ormai accedere nell’ecosistema di Ethereum.