Manca pochissimo al fatidico 11 febbraio, giorno in cui vedremo il nuovo top di Gamma di Samsung: Galaxy S20 Ultra. Abbiamo intravisto negli scorsi giorni che l’azienda rilascerà tre prodotti: Samsung Galaxy S20e, Galaxy S20 ed infine una versione potenziata, Galaxy S20 Ultra.
Dei nomi alquanto strani visto che si passa dalla generazione S10 ad S20. Il cambio drastico del numero dovrebbe significare un cambiamento radicale nel dispositivo. In realtà non c’è un vero cambiamento, infatti la parte frontale del device è simile a quella già vista nella generazione Galaxy Note.
Samsung ha spostato il foro nel display dal lato al centro, come su Galaxy Note 10. Di seguito vi lasciamo la scheda tecnica (non ancora ufficiale) di Samsung Galaxy S20:
- Schermo: 6,2” AMOLED WQHD+ (1.440 x 3.200 pixel, 20:9, 563ppi) a 120Hz (solo in full HD)
- CPU: Qualcomm Snapdragon 865 (molto probabilmente anche in Italia, in caso contrario Exynos 990)
- RAM: 12 GB LPDDR5
- Memoria interna: 128 GB UFS 3.1 espandibile (con microSD fino a 1 TB)
- Fotocamera posteriore:
- Principale: 12 megapixel, Sony IMX 555
- Grandangolo: 12 megapixel, Samsung ISOCell S5K2LA
- Zoom 3x (30x digitale): 64 megapixel, Samsung ISOCell S5KGW2, registrazione video 8K@30fps
- Fotocamera frontale: 10 megapixel con foro nel display, Sony IMX374, registrazione video 4K@60fps
- Connettività: 5G (opzionale), LTE, Wi-Fi ac dual band, Bluetooth 5.0, NFC, GPS, USB 3.1 Type-C, no jack audio
- Batteria: 4.000 mAh con ricarica a 25W
- Certificazione: IP68
- Dimensioni: 152 x 68 x 7,9 mm
- Peso: 164 grammi
- OS: Android 10 con OneUI 2.0
Dopo aver visto i render ufficiali mostrati per sbaglio da Samsung, oggi abbiamo la prima foto reale del Samsung Galaxy S20 Ultra (immagine in copertina). Il design è simile alla nuova tendenza imposta da iPhone 11 Pro: camera con modulo quadrato/rettangolare con 3 fotocamere.
In questo caso però troviamo anche un modulo Zoom 100X chiamato da Samsung “Space Zoom”. Il nome dice tutto, l’azienda aveva rilasciato lo scorso anno un brevetto intitolato Space Zoom dove in allegato si leggeva “ingrandire un soggetto senza ridurre la qualità dell’immagine”.