Gran parte dei dispositivi mobile hanno un’autonomia sufficiente da poter arrivare a fine giornata, tuttavia, con un utilizzo più prolungato o esigente, la batteria può scaricarsi velocemente.
Esistono dispositivi dedicati per fornire energia in modo tale da dare quel aiutino di cui hanno bisogno smartphone, tablet, AirPods, smartband, smartwatch… questi dispositivi sono i power bank, conosciuti anche come caricabatterie portatili.
Purtroppo, non tutti sanno come scegliere il proprio power bank, perché il mercato è troppo ampio e, diciamo la verità, a volte tanti dati e specifiche non fanno altro che confonderci di più.
Perciò, su questo articolo andremo a vedere alcuni elementi chiave da considerare al momento dell’acquisto di una di queste “batterie esterne”, cominciamo!
Rapporto dimensioni/peso e la capacità come protagonista
Uno dei problemi dell’attualità è la portabilità degli apparecchi elettronici: molte persone portano con sé più di un apparecchio elettronico, e aggiungere un power bank significa più peso da portare e più spazio occupato nella borsa o zaino in cui si trasporta.
Per questo diventa fondamentale informarsi non solo della capacità della batteria che si vuole acquistare, ma anche delle dimensioni e del peso, comunque, tutto è connesso perché dalla batteria dipendono sia peso che dimensioni.
Attualmente una batteria da 5000 mAh a rossetto non è un’opzione valida per chi porta con sé più di un dispositivo da ricaricare: basta pensare che si svuota solo con la ricarica di uno smartphone!
Invece, le batterie da 20000 mAh e più sono un problema dal punto di vista della portabilità, non possono essere trasportate troppo facilmente e hanno bisogno di uno spazio -più o meno grande- nello zaino o borsa.
I power bank da 10000 mAh o 12000 mAh sono un’opzione più che valida: può fornire energia a due dispositivi e non è né troppo piccolo né troppo grande, inoltre, grazie alle batterie LiPo, le dimensioni sono state ridotte in maniera importante.
Power bank con batteria LiPo [sn.] vs.power bank con batteria agli ioni di litio (Li-ion) [dx.]
E ricorda: la capacità annunciata dai marchi non è la capacità reale del power bank. La capacità reale di un power bank è, più o meno, il 75-80-85-90% di quella annunciata, per esempio, su un power bank da 10000 mAh, la capacità reale del power bank è da 8000 mAh (con un’efficienza del 80%).
L’importanza dell’efficienza e dei protocolli
Le prestazioni di un power bank vanno determinate dalla loro efficienza, cioè, la capacità del power bank di fornire la massima energia possibile, riducendo al minimo possibile l’energia che perde in calore.
Attenzione: l’efficienza al 100% è impossibile, comunque, i marchi stanno provando ad avvicinarsi al massimo possibile.
Questi dati troppo tecnici possono anche confonderci, ma grazie al sito Powerbank20, dove hanno testato e analizzato tantissimi modelli di power bank, possiamo consultare varie grafiche con i risultati dei vari test e mettere vari modelli a confronto, in questo caso, la loro efficienza:
Il power bank Aideaz ha un’efficienza attorno al 97% nella ricarica dei dispositivi a 5V!
Come si osserva nella grafica, tutti i power bank testati superano l’85% di efficienza, tuttavia, non tutti i modelli raggiungono queste cifre, soprattutto se acquisti un power bank di scarsa qualità. L’elenco di power bank nella grafica è anche un ottimo riferimento per chi vuole conoscere marchi affidabili.
E non finisce qui: l’importanza dell’efficienza aumenta anche con la velocità di ricarica: grazie ai protocolli di ricarica rapida, come Quick Charge e Power Delivery, si possono raggiungere potenze altissime (impensabili anni fa) e l’energia che si perde in calore aumenta sostanzialmente.
Connettività e porte: attenzione al numero e al tipo
È ben conosciuta da tutti la porta USB classica o USB-A, non è neanche strana alla vista quella micro USB: sono le due più comuni e più presenti nei modelli di power bank presenti sul mercato.
Stiamo vivendo la rivoluzione dell’USB-C: un’unica porta che ha come aspirazione fare tutto, entrata e uscita, audio, video, tutto! Perciò, è anche importante prendere in considerazione un power bank con questa porta, perché molti smartphone e computer portatili la utilizzano.
Gli utenti di Apple diranno: e la porta Lightning? Tranquilli, c’è spazio anche per lei, molti includono questa porta proprio per ricaricare il power bank con lo stesso cavo dell’iPhone. Alcuni, invece, includono cavi e/o adattatori per gli utenti del marchio della mela morsicata.
Questo power bank può ricaricare comodamente vari dispositivi alla volta 😎
Non da meno sono le porte DC per i portatili convenzionali o le prese AC (come quelle di casa) che includono alcuni modelli di power bank, i più potenti, sia chiaro.
Spero che questa guida vi sia stata utile e vi invitiamo a seguirci anche in tutti i nostri social.