Le motivazioni sono abbastanza scontate: l’app non ha un vero profitto monetario poiché fino ad oggi è stata gratis e senza pubblicità. Insomma per Facebook, che ha acquistato l’azienda non molto tempo fa, Whatsapp è solamente un peso e non un profitto. Sono abbastanza invasive o non noteremo nulla?
Il vecchio CEO, Jan Koum, la pensava diversamente dall’attuale direzione che sta intraprendendo Facebook. Il dirigente abbandonò l’azienda per questa ragione. Egli aveva promesso che il servizio sarebbe rimasto gratuito e senza pubblicità per sempre.
Oggi invece si annuncia un cambiamento importante che darà le basi alla futura app. Dal 2019 compariranno le prime pubblicità su Whatsapp che però per i primi mesi del nuovo anno non intaccheranno le chat ma si collocheranno all’interno della sezione Stato.
Non è una novità sul web, anche Instagram ha adottato in maniera analoga questo sistema. Con le Storie di Instagram per esempio mentre visualizzeremo gli stati degli amici vedremo comparirne qualche pubblicità.
Un’altra tipologia di guadagno sarà quella dei bot. Verranno introdotti dei bot che permetteranno alle aziende di comunicare con i propri clienti. Anche questa non è una novità, Telegram ha già questa funzione da anni ed è anche gratis.
Insomma grandi cambiamenti per l’app di messaggistica più diffusa e scaricata. Sicuramente non è l’unica, ci sono alternative più valide e non utilizzate come Telegram. Ormai l’applicazione è diventata impossibile da sostituire a causa della grande utenza che c’è dietro.