Apple nel lontano 2013 presentò per la priva volta in un dispositivo il Touch ID, un sensore in grado di registrare le impronte digitali.
Nel 2017 l’azienda cambiò rotta presentando un dispositivo con un alto rapporto display-bordo che rinunciava al sensore di impronte. Successivamente abbiamo assistito a un avanzamento tecnologico notevole: nel 2018 nascono i primi sensori sotto i display.
Questi risultano molto convenienti, poiché non rubano spazio al dispositivo e permettono la creazione di smartphone con cornici sempre più piccole.
Si è vociferato tanto sull’ipotesi che Apple possa adottare il Touch ID sotto il display negli iPhone del 2019.
Secondo Ming-Chi Kuo, un famoso analista, il cambio radicale che porterà alla scomparsa del sensore di impronte non è altro che una trovata di marketing, ciò che la Apple ha in mente è attendere che questa tecnologia (il FOD : Fingerprint On Display) maturi ed arrivi al suo massimo potenziale.
Apple adotterà questi sensori solo quando sarà possibile sfruttarli non in una ristretta area ben precisa, bensì toccando un qualsiasi punto dell’intera superficie dello schermo. Per cui, molto probabilmente, Apple non sta dicendo “addio” definitivamente alla scansione dell’impronta, quanto piuttosto ad un “arrivederci”.
E’ comunque da riconoscere che Apple non è stata ferma a guardare la concorrenza: ha creato Face ID. La tecnologia alla base del Face ID ha permesso di fare grandi passi in avanti per ciò che concerne la scansione tridimensionale del volto.
In conclusione si deduce che i dispositivi Apple 2018 avranno un sistema molto somigliante a quello presente nell’iPhone X. Il futuro che spetta ad Apple sarà sicuramente ricco di novità e ben studiato, Kuo evita di aggiungere più speculazioni, visto che Apple potrebbe cambiare idea nel giro di un anno.