Dopo l’impennata del mercato delle schede video e delle RAM, dovuto alla crisi provocata dai miners e dalle cryptomonete, dalla quale sembravamo lentamente riprenderci, il mercato tecnologico subirà presto un’ulteriore impennata.
Nel 2017, infatti, secondo quanto riporta DigiTimes, c’è stato un aumento di prezzo del 15/20% sui wafer. Questo aumento è dovuto alla diminuzione delle scorte dell’elemento.
Secondo il sito, l’aumento di prezzo dei wafer porterà un rincaro del 20% sui processori e sui prodotti elettronici.
A cosa dobbiamo l’irreperibilità?
Sfortunatamente, negli ultimi tempi, le fabbriche che producono componenti elettronici sono sempre più in crescita, e, con la loro crescita, aumenta sempre più la richiesta. Il silicio, infatti, è un elemento indispensabile per produrre componenti elettronici.
I wafer più difficili da reperire in questo momento sono quelli da 12 e 8 pollici.
Al momento, tra le più grandi consumatrici di questo elemento, c’è la Global Wafers. Dopo l’acquisizione di SunEdison Semiconductor, avvenuta nel 2016, infatti, l’azienda ha incrementato il suo fatturato, portandolo a ben 1.58 miliardi di dollari annui.
Nonostante il periodo di magra, nel primo bimestre del 2018 l’azienda di Taiwan ha registrato un profitto di oltre 310 mln di dollari, il 38,9% in più rispetto allo scorso anno. Nello stesso periodo, La Formosa Sumco Technology ha registrato un incremento di oltre il 27%, fatturando “solo” 86 milioni di dollari.
L’incremento del fatturato è avvenuto anche nel 2017. Nei primi tre quarti del 2017,infatti, l’azienda di Taiwan ha avuto un incremento di oltre il 196%
Nonostante la crisi, al momento la Global Wafers sarebbe in grado di produrre 750000 wafer da 12 pollici e 1,05 milioni di wafer da 8 pollici al mese.
Secondo le statistiche, la crisi dovrebbe durare almeno fino al 2021, anno in cui la crisi dovrebbe attenuarsi.
E voi cosa pensate di questa crisi che sta colpendo ripetutamente il mondo dell’informatica? I prezzi ritorneranno stabili come una volta?
