Dopo le rivelazioni degli scorsi giorni riguardo il rallentamento della CPU a causa delle batterie in esaurimento, molti utenti si stanno unendo a decine di Class Action contro Apple
Negli scorsi giorni vi ho parlato riguardo la dichiarazione di Apple in cui rivela che viene intenzionalmente rallentato l’iPhone per far durare di più la batteria (Articolo al seguente LINK). Ebbene a seguito dell’accaduto molti utenti indignati in giro per il mondo hanno deciso di avviare decine di Class Action contro Apple.
Evidentemente la dichiarazione non li ha resi molto felici, non tanto per il fatto in sé. Infatti è anche comprensibile che Apple abbia cercato di tutelare l’esperienza dell’utente. Ma la cosa che fa più arrabbiare è che Apple non abbia dato la possibilità all’utente di poter scegliere cosa preferisce. Magari qualcuno preferisce più performance a scapito della batteria. Altri invece preferiscono una batteria più lunga a scapito delle performance. Ognuno di noi fa un uso diverso del proprio cellulare, ed è giusto che ognuno di noi possa decidere se favorire performance oppure la batteria.
Ma ritorniamo al punto di questo articolo: le Class Action che sono state avviate contro Apple. La prima è stata creata da Stafan Bodganovich. Lui possiede un iPhone 7, e la sua contestazione riguarda il fatto che questo iPhone, uscito solo un anno fa, non dovrebbe essere rallentato. La sua accusa è quindi che Apple abbia introdotto questo sistema di rallentamento per obbligare gli utenti esasperati a comprare gli iPhone di ultima generazione.
La sua richiesta è che Apple rimborsi coloro che vogliono cambiare la batteria per riportare l’iPhone alla sua normale velocità, offrendo un cambio batteria gratuito. Un ulteriore ragione a supporto di questa protesta è che ora milioni di utenti si stanno rivolgendo a negozi cinesi per sostituire la loro batteria.
Oltre a questo è anche partita a Chicago una protesta appoggiata anche da Ohio, North Carolina e Indiana in cui richiedono a Apple di terminare l’uso di questa pratica dagli iPhone 5 in su.
Insomma Apple sicuramente non passerà un sereno Natale, e speriamo che si decida presto a fare ulteriore chiarezza sulla vicenda e indire la sospensione di questa pratica su tutti i suoi dispositivi portatili, che siano MacBook, iPhone o iPad.