iPhone 8 è al centro delle notizie di questi giorni che lo accompagnano alla presentazione ufficiale, stavolta riguardanti il suo alto prezzo.
iPhone 8 non è ancora uscito ma molte sono state le parole e le critiche mosse al terminale, tutte principalmente rivolte al prezzo eccessivo. Questo era stato dedotto grazie a dei rumors che riporterebbero il listino che sarà in atto in America, un prezzo che secondo alcuni potrebbe arrivare fino a 1200 dollari per la versione base.
Tuttavia, secondo quanto riportato dalla società di investimenti UBS, possiamo tirare un sospiro di sollievo, il prezzo non sarà proibitivo. Infatti i motivi che vengono utilizzati per spiegare questo teorico prezzo esorbitante sono principalmente due: la produzione di iPhone 8 costa di più e è necessario gestire le scarse scorte di componenti disponibili. Ma, per UBS, ciò non si addice alla politica utilizzata da Apple per mettere in vendita un prodotto.
Infatti secondo gli analisti di UBS la domanda che Apple si pone prima di stabilire il prezzo con cui commercializzare un terminale non è “Quanto possiamo far pagare un prodotto?” ma, al contrario, viene scelta fin da subito una fascia di prezzo in base alla quale verrà costruito un prodotto appositamente per essere venduto a quel determinato prezzo. Per esempio, dice UBS, “Apple decise che valeva la pena esplorare mercato dei notebook tra i 900 e i 1000 dollari. Si è chiesta ‘com’è fatto il nostro MacBook da 900 dollari?’, ed ecco che è nato il MacBook Air.”
Seguendo questo ragionamento, il prezzo del nuovo terminale Apple non si discorderà dai prodotti top di gamma di Samsung: “Apple tende a non allontanarsi molto dalle proposte di fascia top dei concorrenti. Con Galaxy S8 Plus a 840 dollari e Galaxy Note 8 a quasi 950, riteniamo che 900 dollari per il modello base con display OLED sia una previsione ragionevole.”, scrive UBS.