Apple HomeKit è stato a sua volta soggetto, nel corso del WWDC tenutosi il 5 Giugno, di alcune rilevanti novità volte a favorirne l’utilizzo da terze parti.
Apple HomeKit è stato aperto, da parte di Apple, alla sperimentazione per nuovi prototipi, anche sprovvisti di licenza MFi: ciò permetterà di sfruttare in fase di sviluppo diverse piattaforme in modo simultaneo. Rimarrà necessario però ottenere una certificazione da parte dell’azienda di Cupertino, obbligatoria per mettere in commercio un dispositivo abilitato HomeKit.
L’autenticazione sarà consentita anche via software, non solamente attraverso un chip dedicato come in precedenza. Questa specifica dovrebbe consentire una possibilità di utilizzo di HomeKit anche a dispositivi più datati tramite un aggiornamento firmware.
Apple HomeKit sta divenendo sempre più popolare tra i produttori di dispositivi “smart home”, soprattutto tra aziende come Philips e IKEA: l’obiettivo è quindi ampliare le possibilità di integrazioni con nuovi partner. Fondamentale sarà anche l’abbinamento con HomePod, presentato nel corso del WWDC, il quale sarà in grado di rispondere ai comondi di Siri e agire da hub di HomeKit.
La commercializzazione in Italia sembra ancora lontana, mentre arriverà a Dicembre in Australia, Stati Uniti e Regno Unito a 349$. Per ulteriori informazioni sulle novità presentate al WWDC 2017 e su Apple HomePod, vi rimando agli articoli recentemente pubblicato su Itechmania.