Un gruppo di aziende mondiali tra cui Google, Amazon e proprio Apple sono pronte per cogliere l’occasione di acquistare il comparto dei chip di memoria di Toshiba.
Toshiba, attiva nel settore dell’energia nucleare, si trova ad avere grossi problemi finanziari dovuti alle quote in borsa da essa possedute dell’azienda Westinghouse Electric Company, società che opera nel campo dell’energia nucleare con la produzione di combustibile e impianti nucleari.
La Westinghouse Electrics ha subito una svalutazione di oltre 6,3 miliardi di dollari con un crollo del 53%.
Ben presto Toshiba quindi dovrà gestire perdite superiori ai 9 miliardi di dollari e l’unico modo che ha per recuperare è quello di riuscire a monetizzare il più in fretta possibile.
Toshiba conta di avviare il suo risanamento, che prevede anche la vendita del suo gioiello: la divisione chip (che molti nel governo giapponese considerano strategica, al punto da prepararsi a intervenire o almeno condizionare la cessione a eventuali compratori sgraditi).
L’azienda che riuscirà a comprare la divisione avrà la possibilità di ottenere il secondo più grande fornitore di chip di memoria per smartphone e computer dopo Samsung. L’attività ha rappresentato il 25% di Toshiba ben 50,9 miliardi di dollari di fatturato nel corso del suo ultimo anno fiscale.
Toshiba ha riferito che una delle aziende attualmente interessate che ha già fatto la propria offerta è la Hon Hai, anche conosciuta come Foxconn, Hon Hai è il maggior produttore e assemblatore di Apple.
Gli azionisti di Toshiba hanno accettato la possibilità di vendita del reparto di memorie flash NAND, aprendo quindi la strada alle vendite. Oltre ad Apple, Google e Amazon, altre società sono interessate, tra cui: Western Digital Corporation, Micron Technology, e SK Hynix Inc
Secondo quanto riferito dai media giapponesi, Google e Amazon sono interessati ad utilizzare i chip di memoria per i loro servizi cloud.