Il Google I/O è ancora lontano ma per il secondo anno consecutivo, Google lancia in anteprima Android O.
Android 8.0, chiamato anche Android O, questo il suo nome in codice, è la nuova versione dell’OS che la casa di Mountain View sta sviluppando. Attualmente disponibile nella sua prima Developer Preview, il nuovo OS di casa Google sembra voler puntare tutto su batteria e sulla gestione delle notifiche, ma vediamo tutto pian piano.
Quella O cosa nasconde?
Da sempre siamo stati abituati ad attribuire la prima iniziale di una versione Android ad un dolce, iniziandoo con Eclair passando poi a Froyo, Gingerbread ecc… fino ad arrivare ad Android 7.0 che tutti pensavano fosse Android Nutella ma in realtà, dietro quella N si nascondeva Nougat.
Android O cosa nasconderà? Tutto è nato da un Tweet di Hiroshi Lockheimer, che ironicamente ha pubblicato una foto di una torta Oreo, attribuendo a quella O, il nome del famosissimo biscotto. Il tutto non sarebbe qualcosa di impossibile perchè prevederebbe una partner come, ad esempio, è avvenuto in passato con Android 4.4 KitKat.
@dcseifert ? pic.twitter.com/u8nMzjTIO1
— Hiroshi Lockheimer (@lockheimer) 20 febbraio 2017
Quando uscirà Android O?
Dalla Roadmap pubblicata da Google, la 1° Developer Preview è arrivata a noi tra Marzo ed Aprile mentre per la seconda dovremo aspettare Maggio/Giugno. Molto probabilmente arriverà dopo il Google I/O 2017 che si terrà proprio nel mese di Maggio e forse verrà aperta a tutti i beta tester.
Ecco tutte le fasi della Roadmap:
- Preview 1 (release iniziale, alpha)
- Preview 2 (incremental update, beta)
- Preview 3 (APIs finali e SDK ufficiale, Play publishing)
- Preview 4 (Completamento dell’OS, interfaccia, esperienza d’uso)
- Final release
Quali device saranno compatibili?
I device sui quali si può flashare la Developer Preview sono Pixel C, Nexus Player, Nexus 5X, 6P, Pixel e Pixel XL. Sembrano rimanere fuori Nexus 6 e il tablet Nexus 9.
Ovviamente dopo il lancio della release finale (ovvero della versione stabile e commercializzabile), tutti i produttori potranno decidere di portare Android O sui loro device, come ad esempio ha già annunciato Lenovo che aggiornerà, ad Android O, il moto G di quarta generazione.
Quando arriveranno i permessi di Root?
I have basic root on Android O Developer Preview 1, but there are still some issues to be worked out.
— Chainfire XDA (@ChainfireXDA) 22 marzo 2017
Molti possessori di telefoni Android sono interessati soprattutto a questo, e Chainfire tramite questo Tweet, ci fa capire che possiamo star tranquilli perchè lui ha già scoperto le falle necessarie per poter ottenere i permessi di root e continuerà a lavorarci. Gli smanettoni possono star tranquilli che anche Android O sarà moddabile e quindi potranno dare ampio spazio alla propria fantasia ed alle proprie idee.
Cosa cambia da Android Nougat? Quali saranno le novità?
Google vuole continuare a lavorare su qualcosa già presente in Android Nougat e vuole introdurre delle nuove features. Ecco un elenco di tutto quello che troveremo su Android O:
- Farà decidere all’utente quali applicazioni possono e devono girare in backgroud. Per far ciò introdurrà la possibilità di limitare i servizi, gli aggiornamenti e l’uso della posizione. Questo oltre a dare più libertà all’utente, dovrebbe portare delle migliorie a livello di autonomia.
- Notifiche di gruppo che permetteranno di catalogare le notifiche di varie applicazioni offrendo la possibilità di gestirle in gruppo evitando di agire sulle notifiche di ogni singola app.
- Picture in picture, offrendo allo sviluppatore diverse possibilità di integrazione e all’utente finale la possibilità di utilizzare più applicazioni contemporaneamente, come ad esempio vedere un video di una lezione e sbobbinare gli appunti scrivendoli su un app tipo Evernote. Sarà disponibile inoltre il supporto al multi schermo.
- Aggiunto il supporto ai font XML, come risorsa di sistema in modo che le app saranno in grado di utilizzare il layout di un font in XML.
- Icone adattive che si integreranno al meglio con il tema che ogni utente creerà. Le icone adattive fanno capire quanto sia importante la personalizzazione in Android e spesso, per un utente medio, è difficile realizzare un layout a regola d’arte poichè i pacchetti di icone o i temi, non possono contenere tutte le icone delle app presenti sullo store e tramite questa funzione potranno integrarsi al meglio nell’ecosistema.
- API di riempimento automatico, che faciliteranno la compilazione di campi di testo come password o indirizzi proprio come avviene nei browser per pc.
- Supporto a nuovi profili colori: AdobeRGB, Pro Photo RGB, DCI-P3.
- Introduzione del codec LDAC per migliorare la qualità del suono in cuffia/speaker bluetooth.
- Introduzione del “Network Aware Networking” che permetterà ai dispositivi Android di comunicare tra loro tramite Wi-Fi, anche se non si è connessi ad Internet.
- API:
- AAudio che permetteranno alte prestazioni e bassa latenza
- Java 8 e ottimizzazioni runtime (inclusa la nuova API java.time)
- Miglioramento dell’API di WebView
- Introduzione di un vero e proprio File Manager.