Airbnb è il colosso delle prenotazione online di case vacanze. Attraverso milioni di inserzioni permette a turisti di viaggiare spendendo il meno possibile, da adesso però la loro politica sta per cambiare.
Airbnb ha saputo conquistare immediatamente il settore dei viaggi. Per milioni di utenti si tratta del primo sito internet visitato quando si pianificano le vacanze. Condividere una stanza all’estero o affittare un’intera casa per un breve periodo con questa applicazione diventa super economico.
Le cose però stanno per cambiare. Il motivo? le lunghe lamentele ricevute dal governo americano e dalla class action formata da hotel prestigiosi e rinomati in tutto il globo.
Un hotel deve registrare chiunque voglia pernottare in una stanza per una o più notti. In più sul prezzo finale vengono trattenute pesanti tasse che devono essere versate prontamente nelle casse dello Stato. Airbnb invece sembra esentato da queste procedure.
Il recente allarmismo terroristico dilagato in tutto il pianeta ha fatto scattare l’allarme anche nei confronti della piattaforma. infatti, una volta prenotato il proprio pernottamento, l’ospite non viene registrato in alcuna maniera dal proprietario della casa, di fatto rimanendo anonimo.
A partire dal nuovo anno i prezzi degli affitti verranno leggermente ritoccati verso l’alto. In questo modo si permetterà di far pagare le tasse ai proprietari degli appartamenti.