Ricordate il pazzo furioso che con la boccia da pètanque distrusse l’Apple Store di Digione in Francia? L’uomo è stato condannato a sei mesi di reclusione e dovrà inoltre risarcire un’ingente somma di denaro.

A Settembre un trentenne pazzo, entrato nell’Apple Store di Digione, un comune Francese, voleva riparare un difetto del suo iPhone ma negatagli l’assistenza, ha estratto una boccia da pètanque, un gioco francese, e con disinvoltura e tranquillità ha iniziato a distruggere iPhone, iPad, un MacBook Air e qualunque cosa fosse alla sua portata.

Una volta arrivata la sicurezza, l’uomo è stato bloccato e con il successivo intervento delle forze dell’ordine, il pazzo è stato portato via. Dopo il fermo, l’uomo rifiutò un’incontro con lo psichiatra ed oggi è stato portato in tribunale per rispondere degli ingenti danni provocati allo Store.

Il trentenne è stato accusato di vandalismo e dovrà farsi sei mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena. Dovrà inoltre rimanere per due anni in libertà vigilata e non potrà mai più entrare nel centro commerciale dove è presente lo Store. Inoltre è stato condannato a risarcire i danni che ammontano a 17750 euro anche se i legali dello Store non sono soddisfatti perchè i danni “reali” sono molti di più. Si stimano, infatti, danni per 57211 euro poichè son stati distrutti 31 iPhone, 70 dock e relativi antifurto, un MacBook Air e la stima dei 57000 euro è basata sul prezzo di vendita ma il giudice ha deciso di chiedere, come risarcimento, la somma di quasi 18000 euro poichè quello è il loro costo di produzione.

L’imputato non ha precedenti ma non era sconosciuto ad Apple. Il direttore commerciale di Apple aveva presentato una denuncia preoccupato per le chiamate minacciose all’assistenza clienti.

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Ventiquattrenne, studente di Ingegneria dell'Informazione, malato di tecnologia sin dalla tenera età. Utilizzatore di qualsiasi piattaforma con maggior interesse verso il brand della mela! Son dell'idea che la tecnologia possa aiutar l'uomo e che l'IoT sia la svolta, oltre che il mio futuro campo di lavoro. Il mio motto? NO PAIN NO GAIN