Da un annetto a questa parte, il termine “cinesone” è quello che più viene richiamato quando si parla di telefoni con un ottimo rapporto prezzo-hardware aventi, però, una scarsa qualità costruttiva! Quest’episodio conferma come un cinesone possa salvare una vita.
“cinesone”, questo il termine che tutti i geek o nerd attribuiscono ai telefoni di fattura cinesi, per sminuire la qualità costruttiva. Inoltre , i più scettici affermano che essi, siano “oggetti” dannosi alla salute, causa di malattie o isolamento. Questo non è uno di quei casi, anzi, grazie ad uno smartphone, esattamente un Huawei P8 Lite, un signore, Siraaj Abrahams, è ancora vivo.
L’uomo sudafricano, impegnato in affari, è stato vittima di una rapina a mano armata da parte di due uomini, che lo han sparato nel parcheggio, vicino casa a Città del Capo gli ultimi giorni d’agosto. La fortuna dell’uomo è stata quella di avere lo smartphone nel taschino anteriore della giacca, il P8 Lite ha così subito il colpo salvando l’uomo.
Essendo il P8 Lite uno smartphone costruito con un corpo in plastica e non essendo certificato per resistere a questi colpi, si tratta ovviamente di un grande colpo di fortuna. Un caso simile riguardante un altro dispositivo Huawei è accaduto alcuni anni fa durante le elezioni in Kenya, quando Millward Brown è stato colpito da un proiettile vagante che è stato fermato dal Mediapad presente nel suo zaino.
L’azienda cinese ha usato la vicenda, per tirar acqua al suo mulino affermando che il luogo comune sul termine “cinesone”, non è da ritenersi più valido perchè negli ultimi tempi, anche senza test del proiettile, questi terminali, da sempre ottimi nel rapporto prezzo-hardware, si son rivelati ottimi anche a livello costruttivo e qualitativo e li han resi quindi, comparabili con i marchi più blasonati. Huawei è una di queste!