Entro il 2025 l’ istruzione online ricoprirà un ruolo molto importante nell’istruzione.
Secondo una recente indagine di Polycom, i professionisti nel campo dell’ istruzione in Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA) chiedono accessibilità per tutti, ma manca la massimizzazione delle tecnologie.
Davanti a una lista di priorità per il prossimo futuro, la maggior parte degli intervistati ritiene che debba esserci il miglioramento della qualità delle conoscenze dell’insegnante (34%). Altri fattori emersi sono legati alla personalizzazione dell’esperienza studente-apprendimento (17%) e ai vantaggi delle tecnologie (13%).
Andrew Graley, Director of Healthcare, Education and Government for EMEA di Polycom, ritiene che la tecnologia sia il catalizzatore per migliorare il panorama educativo: “Permettendo un approccio all’istruzione coinvolgente, accessibile ed efficiente, la tecnologia apre la prospettiva a un livello più elevato d’istruzione, corsi personalizzati, training per l’insegnante a una popolazione più ampia”.
Altri dati emersi da questo studio prevedono che l’ambiente dell’apprendimento si distaccherà dalla classe. Il 64% del campione sostiene, infatti, che gli studenti nel 2015 hanno appreso i contenuti principalmente in classe, ma solo il 25% presume che questa modalità sarà la principale nell’ambito dell’apprendimento entro il 2025. Insieme a questi dati, si prevede che l’utilizzo di tecnologie di apprendimento da remoto nell’insegnamento crescerà significativamente: il 53% dei professionisti nell’ambito educativo crede che la video collaboration in tempo reale e l’uso dei dispositivi mobile saranno la principale modalità con cui gli studenti si informeranno, entro il 2025.
Graley aggiunge che il parere dell’esperto in materia in corsi di formazione diventerà sempre più accessibile: “Con la tecnologia di video collaboration in tempo reale disponibile oggi, non c’è motivo per cui gli studenti non possano parlare agli esperti a proposito del loro campo di studio. È possibile entrare in contatto con un esperto ovunque nel mondo e in qualsiasi momento – è proprio a un click di distanza”.
Tuttavia, i professionisti in questo settore sostengono che l’uso del laptop in classe sia in declino: il 66% del campione ritiene che i laptop siano la modalità attuale con cui gli studenti accedono ai contenuti, ma solo il 29% pensa che sarà così entro il 2025.
Si prevede che i Virtual Learning Environments (VLEs) saranno l’investimento numero uno nei prossimi anni, seguito da vicino da ambienti fisici per l’apprendimento creativo.