La “Touch Disease”, class action contro Apple, ottiene il supporto di altri tre studi legali!
Tre studi legali si sono uniti alla class action contro Apple su un presunto difetto che provoca il malfunzionamento del touchscreen di iPhone 6 Plus.
Già nel mese di agosto, sono apparse le prime segnalazioni da possessori di iPhone 6 che presumevano si trattasse di un problema di fabbricazione evidente. Il problema, chiamato “Touch Disease” comporta un freeze (congelamento) del device, visualizzando sulla parte superiore una barra grigia non proprio piacevole.
Una settimana più tardi, i proprietari di tre iPhone 6 hanno presentato una denuncia presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti della California del Nord dopo che i loro dispositivi hanno presentato i sintomi del problema – soprannominato “Touch Disease” dal sito di riparazione iFixit – che Apple ha riconosciuto apertamente.
Ieri, Motherboard ha riferito che gli avvocati hanno presentato la denuncia all’inizio di questo autunno ed hanno firmato tre studi legali supplementari per sostenere il loro caso, mentre un ulteriore azione legale collettiva relativa al problema è stata presentata nei confronti di Apple in Utah.
Richard McCune, un avvocato Californiano, ha affermato di esser stato contattato da 10.000 persone che chiedono di aderire alla causa, che accusa Apple di violare gli statuti di frode nei confronti del consumatore, falsa dichiarazione, violazione della garanzia implicita, arricchimento senza causa, e altre violazioni.
il difetto “Touch Disease” è causato da un danno che si viene a creare sul componente integrato addetto alla gestione del touchscreen. A causa della poca robustezza della scocca degli iPhone 6, che ha dato il vita al band gate, questi smartphone tendono a piegarsi se sottoposti a pressioni elevate ma anche l’uso quotidiano in tasche strette dei pantaloni porta ad ottenere questo problema. Infatti inserendo in tasca il telefono e sedendoci, noi andremo a dare dei microcolpi a questo componente che nel tempo provocano il danneggiamento del chip e quindi del terminale. Finora, Apple ha rifiutato di riparare gratuitamente gli iPhone fuori garanzia qualora si venga a manifestare il difetto. Inoltre, coloro che han speso circa 300euro per la sostituzione del terminale, si son visti, dopo poche settimane, ripresentare il problema, perchè i componenti utilizzati erano afflitti dallo stesso difetto.
Motherboard sostiene che cinque Genius siano a conoscenza del problema e lo abbiano confermato ma Apple non vuole ammettere il problema ai suoi clienti
Tuttavia, la risposta data da Apple al tribunale federale conferma il riconoscimento del problema ed ha chiesto un estensione di tempo per rispondere al reclamo unificando l’azione legale del caso di Utah, con quella californiana
Data la somiglianza tra i due casi, sarebbe inutilmente tassare le risorse giudiziarie se tali azioni dovessero procedere in class action, specialmente perchè entrambe pretendono di rappresentare la stessa classe di consumatori che hanno acquistato un iPhone 6 o 6 Plus.
Venerdì scorso, è stata presentata la causa aggiornata contro Apple, che include e i tre studi legali e tutti son fiduciosi che la class action avviata porterà al riconoscimento ed alla soluzione di questo problema increscioso.