iTechmania ha avuto il privilegio di essere invitata all’evento di HP Italy tenutosi nell’Innovation Center di Cernusco sul Naviglio. Tino Canegrati, amministratore delegato di HP Italy ci ha concesso l’onore di una breve intervista. Ecco come è andata.

Cosa significa per lei e per HP “innovazione”?

“Innovazione” per una società di ingegneri come noi vuol dire portare ad utilizzare la tecnologia per portare ai nostri clienti degli aspetti innovativi che modificano e semplificano la loro attività di tutti i giorni. Innovazione è un aspetto molto ambizioso perché non vuol dire costruire tecnologia fine a se stessa ma costruire qualche cosa che aiuti i nostri clienti a fare il loro lavoro meglio. 

Perché sono stati scelti nomi di inventori italiani da dedicare alle numerose aule che compongono Innovation Center?

Tutte le sale riunioni e le sale meeting hanno il nome di un inventore italiano, inventori perché noi siamo una società di ingegneri, inventori ma sopratutto italiani e per cui si può trovare la sala “Leonardo da Vinci” ma non quella di Michelangelo, abilissimo artista ma non un inventore. 

Durante l’evento abbiamo visto diversi modelli di computer differenti, lei quale sceglierebbe?

Per il mio uso personale acquisterei il nuovo Spectre, notebook più sottile al mondo, non soltanto per un facile utilizzo ma anche perché è molto bello. Per la mia azienda sono molto attratto da Sprout per le sue capacità di gestione e la possibilità di integrare il reale e virtuale ma anche per il monitor 3D molto comodo per il mondo del lavoro. 

Parlando proprio di Sprout, prodotto che ci ha colpito maggiormente, ci sembra proprio un innovazione nel campo della tecnologia, come prevede il suo utilizzo da 5/10 anni? In quale ambito della vita di tutti i giorni potrebbe essere integrato?

Sprout è uno dei tasselli di quello che noi chiamiamo “Blended reality” ovvero la miscelazione della realtà con il virtuale. Quindi Sprout è il primo germoglio con la capacità di portare il mondo reale dentro la realtà virtuale della macchina. Esattamente l’opposto di quello che avviene per le stampanti 3D che porta dal mondo virtuale al mondo reale. Il limite di Sprout è la creatività delle software house che ci lavorano sopra. Cè chi sta sviluppando sistemi per avere una reception automatica, chi sviluppa sistemi per potere utilizzare la possibilità di carterizzare l’auto. Ci sono istituti finanziari che stanno utilizzando questo prodotto per dotare gli utenti di sportelli automatici intelligenti. Tra 4/5 anni l’unico limite a questo prodotto rimane solamente la fantasia perché la capacità e la potenza di calcolo sono infinite. 

 

Il display Zvr Virtual Reality  è uno tra i prodotti più interessanti che ha mostrato HP, per poter capire meglio come funziona questo dispositivo nella video intervista che trovate a inizio articolo, Riccardo Zanella (category value lead di Hp) mostra le funzioni di questo innovativo computer.