Lo scorso 2 Dicembre in California a seguito di una sparatoria in cui ci furono 14 vittime,uno dei due artefici di questo attentato è stato successivamente catturato dalla polizia locale. Quest’ultimo ha pianificato nei minimi dettagli l’attacco utilizzando un iPhone 5c ed è bastato questo a fare entrare nel mirino Tim Cook e la Apple.
A seguito del processo, il giudice federale di Los Angeles ha richiesto all’azienda di “sbloccare” definitivamente lo smartphone in questione in modo tale da andare a ricostruire più nel dettaglio la vicenda.
Apple ha sempre adottato una politica molto rigida nei confronti della privacy degli utenti considerata un limite non valicabile sia dalla stessa azienda sia da qualsiasi governo. Ed è proprio per questo che opponendosi al bypass dello smartphone, il Ceo e la sua azienda sono entrati nel mirino di stampa, blog e social network. A credere nella scelta che ha effettuato La mela vi è stato anche Edward Snowden, in cui in un tweet ha espresso la totale comprensione per la tutela dei dati personali. A pensarla come lui ci sono stati anche Mark Zuckerberg e Jan Koum, CEO di whatsapp, ribadendo che la privacy è una faccenda troppo importante per essere “svenduta” a qualsiasi governo.