Dal premio Oscar Alex Gibney, nuovo film documentario su Steve Jobs, il debutto al SXSW di questo mese.
La Vedova di Steve Jobs, Laurene Powell, ha accettato di rilasciare un’intervistata per il film, mentre Apple rifiutava la collaborazione, dichiarando di “non avere le risorse” per aiutare i produttori nel progetto. Il film documentario offre diversi aneddoti più o meno noti, eccone alcuni.
-Il primo computer stava quasi per essere chiamato ‘Claire’
Nel film si parte con Jobs che avrebbe voluto chiamare il suo primo computer ‘Apple Claire’, Claire come un futuro nome per una futura figlia. Come noto, inizialmente Jobs mentì in una testimonianza giurata sulla possibile paternità della primogenita, sostenendo falsamente che era sterile e che la sua ex compagna avesse avuto molteplici rapporti in quel periodo, quindi poteva non essere lui il padre di Lisa. Solo dopo un test di paternità lui accettò la responsabilità.
Apple entró nel mercato azionario nel 80′ aumentando il patrimonio di Jobs da 20$ a 200$ milioni.
Si entra nel vivo quando appare Bob Belleville, direttore di ingegneria che rivoluzionò il Macintosh di Apple nel 1982-1985.
Con un rapporto complicato con l’azienda di cui era dipendente Belleville, denuncia l’ex capo per adulazione e per aver distrutto il suo matrimonio.
Nel film i registi hanno investito una grossa quantità di tempo per parlare della guerra di Jobs contro Gizmodo, dopo che il sito web entrò in possesso di un prototipo di iPhone 4, lasciato per caso in un bar da un dipendente Apple.