Quando pensiamo a come iPhone e tutti i dispositivi tecnologici di nuova generazione migliorino le nostre vite, spesso non ci si aspetta che le possano addirittura salvare. Letteralmente.
Ed è proprio il caso di cui vi parliamo oggi: si parla del sergente Shaun Frank, un soldato dello Utah che si trovava in Afghanistan, la cui vita è stata proprio salvata dal case di iPhone, che si è praticamente sacrificato per lui. Il soldato è riuscito a sopravvivere a un attentato suicida, pur trovandosi a pochissimi metri dall’esplosione. Parte del merito, oltre che la sua enorme fortuna, ce l’ha il suo dispositivo Apple, che a quanto pare ha bloccato le parti metalliche dell’esplosione dispersesi in giro.
Nonostante Frank sia comunque rimasto ferito nell’esplosione, la sorella afferma che sono stati proprio i medici che lo hanno curato a dirgli che l’iPhone gli ha probabilmente salvato la vita.
E l’iPhone che fine ha fatto? Shaun avrebbe voluto tenerlo come ricordo, ma Apple inizialmente ha rifiutato di sostituirglielo (perché o tieni quello rotto, o ce lo dai e te lo sostituiamo, gli ha detto la compagnia), e ci sono voluti tre mesi perché la compagnia, spinta sicuramente da tutto il rumore mediatico che si era creato, gli desse un iPhone 5 nuovo di zecca e senza ferite.
La sorella, intervistata da KSL, parla di quelli del ferimento del fratello come veri momenti di panico per tutta la famiglia, come è comprensibile: Shaun stava dando una mano a un veicolo alleato, quando si è trovato faccia a faccia con quel ragazzo che poi si sarebbe fatto esplodere. Frank, continua la sorella, ha provato a sparare per primo, ma il ragazzo è stato più veloce e si è fatto esplodere ferendo le persone intorno a lui. Ma il soldato aveva l’iPhone in tasca che si è sacrificato per lui.
via | Cult of Mac